Giordano Berti

I Tarocchi di Etteilla

 

Tra il 1783 e il 1787 furono pubblicati a Amsterdam e Parigi cinque libretti intitolati Manière de se recréer avec un jeu de cartes nommées Tarot; il loro autore era Jean-Baptiste Alliette (1724 ca-1791), più noto con lo pseudonimo di Etteilla. Definito dai suoi contemporanei “le dévin du siècle”, Etteilla fu un famoso cartomante ma anche un cultore della cabbala pitagorica, o aritmosofia, stimato al punto da venire invitato a partecipare alle riunioni di una riservatissima loggia paramassonica, l’Ordine dei Filaleti.

Secondo Etteilla il gioco dei Tarocchi è un testo magico risalente all’antico Egitto, il leggendario “Libro di Thoth”, le cui pagine contengono i segreti della creazione del mondo e del destino umano. Esso fu ideato, affermava il cartomante, durante un convegno di maghi presieduto da Ermete Trismegisto, nel 2170 a.C. Ma poiché nel corso dei millenni, a dire di Etteilla, le figure dei Tarocchi erano state completamente stravolte, egli stesso volle ripristinare il loro aspetto originario (o presunto tale) e intorno al 1789 fece stampare un nuovo mazzo che intitolò Livre de Thoth, ou Jeu di 78 Tarots Egyptièns.

Di quell’opera sono rimaste soltanto quattro figure delle virtù cardinali (Forza, Giustizia, Prudenza e Temperanza), riprodotte a scopo talismanico nei suoi libri, e 30 carte conservate in una collezione privata di Parigi. In compenso si conosce una versione completa realizzata nel 1804 da un allievo di Etteilla, Melchior Montmignon D’Odoucet, chiamata Grande Etteilla. Da quelle 78 carte presero vita numerose varianti, più o meno fedeli all’originale.

Tra le versioni più affascinanti spicca il Grande Jeu de l’Oracle des Dames, definito dagli specialisti “Grande Etteilla III”, stampato verso il 1865 dall’editore parigino Grimaud. Questo mazzo è stato recentemente ristampato in un elegante cofanetto intitolato “I TAROCCHI DI THOTH” (Armenia, Milano, 2002). Assieme al mazzo è allegato un affascinante libro di Rodrigo Tebani, dedicato non soltanto all’uso cartomantico dei Tarocchi di Etteilla.

In effetti Tebani parte da molto lontano, cioè dai miti egizi che vedono il dio Thoth impegnato a combattere accanto a Horus e Iside contro il diabolico Seth. Soprattutto, Tebani mette l’accento sul ruolo di Thoth come dio supremo della magia, e per questo motivo spiega come usare i “Tarocchi di Thoth-Etteilla” come mezzo per dominare la realtà. In sostanza, le stese cartomantiche diventano anche un mezzo per condizionare il presente e guidare il futuro. A questo proposito, in appendice al libro sono riportate numerose formule magiche tratte dal Libro egizio dei morti: ad esempio, per ottenere nuova forza magica, per sconfiggere i nemici, per ricuperare la salute, per guidare i sentimenti, per ottenere guadagni, per avventurarsi in un viaggio astrale.

Per i significati dettagliati di tutte le 78 carte del Tarocco di Etteilla vedi il Dizionario sinonimico del libro di Thot.